UNI EN 13725:2022 : cosa è cambiato nella normativa

Approfondimento
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26 Gennaio 2023

Novità sulle emissioni da sorgente fissa e sulla determinazione di concentrazione e portata degli odori attraverso l’olfattometria dinamica

Dal 17 marzo 2022 è entrata in vigore la norma UNI EN 13725:2022 - in sostituzione alla UNI EN 13725:2004 - che definisce in maniera puntuale come determinare la concentrazione e la portata dell’odore attraverso valutatori umani.

Vediamo più in dettaglio cosa è cambiato con l’aggiornamento della normativa.

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Cosa definisce la UNI EN 13725:2022

La UNI EN 13725:2022 è una normativa tecnica europea che chiarisce il metodo per la determinazione della concentrazione e della portata di un campione di odore avvalendosi di valutatori umani. Tale metodo si basa sul fondamento che la concentrazione di odore è proporzionale al numero di diluizioni che un campione di odore deve subire per non essere più percepito da un panel di esaminatori selezionati.

Secondo tale norma, lo "strumento" più efficace per valutare le emissioni odorigene è il naso umano.

Per ottenere un risultato in termini numerici sono quindi necessari:

  • olfattometro: strumento in grado di diluire un campione odorigeno, raccolto in un'apposita sacca, con aria neutra;
  • esaminatori selezionati: persone ritenute idonee secondo requisiti ben specifici descritti nella norma e che si contraddistinguono per avere una sensibilità olfattiva media e costante nel tempo ad un odore di riferimento.

Inoltre rende più chiaro il metodo per la determinazione della portata di odore di emissioni da sorgente fissa, escludendo quindi la misura in aria ambiente e riferendosi in particolare a:

  • sorgenti puntiformi (emissioni convogliate o canalizzate);
  • sorgenti areali attive (per esempio, biofiltri).

L'obiettivo primario della presente norma è di fornire una base comune per la valutazione delle emissioni odorigene.

Le novità della normativa in sintesi

In sintesi, le modifiche apportate dalla nuova norma UNI EN 13725:2022 riguardano i seguenti aspetti:

  • revisione degli scopi della normativa;
  • compilazione piano di campionamento da parte del cliente;
  • possibilità di utilizzare un odorizzante secondario oltre al n-butanolo;
  • revisione dei materiali permessi per le attrezzature da olfattometria;
  • effettuazione di test di tenuta prima dell’uso dei sacchetti con campione;
  • definizione di range di temperatura e di umidità relativa;
  • indicazione del metodo di calcolo dell’incertezza e delle soglie di rilevabilità;
  • richiesta di evitare sbalzi di temperatura in fase di campionamento;
  • approvazione della raccolta di campioni “bianchi”.
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UNI EN 13725/2022 : le modifiche sostanziali

Vediamo più nel dettaglio le principali modifiche apportate.

Scopi della normativa: quali sono stati esclusi

L’entrata in vigore della norma UNI EN 13725:2022 ha escluso i seguenti scopi:

  • olfattometria diretta;
  • olfattometria statica;
  • determinazione della portata di odore dalle sorgenti volumetriche (emissioni derivanti da portelloni di edifici, finestrature, condotti a ventilazione naturale);
  • determinazione della portata di odore dalle sorgenti fuggitive (emissioni difficili da individuare e quantificare, originate da sfiati di serbatoi, perdite da valvole, ecc…).

Piani di campionamento: prevista la compilazione da parte del cliente

Viene richiesta la necessità di redigere piani di campionamento avallati dal cliente secondo la norma UNI EN 15259:2008 “Qualità dell'aria - Misurazione di emissioni da sorgente fissa: requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e dell'obiettivo del piano di rapporto di misurazione”.

Ma cosa si intende per piano di campionamento?
Il piano di campionamento è un modulo contenente le principali informazioni relative ai punti di prelievo. Avere un quadro chiaro delle caratteristiche dell’impianto, prima di iniziare l’attività, permette infatti di operare in condizioni di sicurezza e di utilizzare la strumentazione idonea (es. in presenza di alte temperature, accessibilità dei punti di prelievo).

Odorante secondario oltre al n-butanolo

Viene inoltre prevista la possibilità che il laboratorio si doti di uno SROM (Secondary Reference Odour Mass), ovvero di un secondo odorizzante di riferimento rispetto al n-butanolo, odorante primario.

Materiali per attrezzature da olfattometria: vietato il vetro e la gomma

Sono stati rivisti i materiali permessi per le attrezzature da olfattometria.

Come specificato nella versione precedente della norma (di cui abbiamo parlato in questo articolo del blog di Geonose), i materiali utilizzati per il campionamento devono rispondere a determinati requisiti. Attualmente il campione viene raccolto in delle sacche mediante strumentazione costituita da materiale plastico.

La norma UNI EN 13725:2004 prevedeva l’utilizzo anche di altri materiali, quali:

  • alluminio;
  • vetro;
  • titanio, solo per le cappe statiche;
  • acciaio inossidabile, solo se opportunamente passivato per evitare interazioni con H2S.

La UNI EN 13725:2022, invece, non consente l’utilizzo del vetro, mentre rimane sempre vietata la gomma.

Nuovi test di tenuta della sacca e della linea di campionamento

É prevista l’effettuazione di:

  • test di tenuta dei sacchetti che contengono il campione prima dell’uso;
  • test di integrità delle linee di campionamento.

Fino ad ora non era previsto un metodo di verifica della tenuta della sacca e della linea di campionamento.

I range di temperatura e umidità relativa definiti dalla normativa

Sono stati definiti range di temperatura (T) e di umidità relativa (RH) entro i quali effettuare le analisi.

La temperatura non può superare o essere inferiore di 2 °C la temperatura di setpoint, che comunque deve essere >21 °C.

L’umidità relativa deve essere compresa tra il 20 – 80%.

Calcolo dell’incertezza e delle soglie di rilevabilità: il metodo di calcolo

Viene esplicitamente indicata la metodica per il calcolo dell’incertezza e delle soglie di rilevabilità LoD (limite di rilevabilità o di detezione) e LoQ (limite di quantificazione).

Condensa all’interno della sacca del campione: evitare sbalzi di temperatura

In fase di campionamento e trasporto va evitata la condensa all’interno del sacchetto, al fine di non modificare il carico odorigeno del campione.

Non è più necessario mantenere il campione al di sotto dei 25 °C, ma è stato più correttamente richiesto di evitare sbalzi di temperatura che possono causare fenomeni di condensa all’interno della sacca. Nel caso di sorgenti con temperature particolarmente elevate, o di effluente carico di umidità, il campione viene diluito con aria neutra o azoto.

Approvata la raccolta di campioni “bianchi”

É prevista la raccolta campioni “bianchi”, definiti field blanks, ogni anno e per ciascuna tipologia di strumento di campionamento utilizzato. 

Che cos’è il field blank?
Il field blank è un campione che viene prelevato prima e dopo l’effettuazione del campionamento, al fine di quantificare eventuali contaminazioni odorigene dovute alla linea di campionamento utilizzata e verificarne la linearità nel tempo.

Come applicare correttamente la norma

Le linee guida RSE - che LOD ha contribuito a redigere - sono raccomandazioni utili per la corretta applicazione della norma UNI EN 13725:2022. Sono trattati in particolare gli aspetti legati al campionamento ed alle caratteristiche tecniche della strumentazione da utilizzarsi durante l’esecuzione di prove olfattometriche.

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Olfattometria dinamica: LOD laboratorio accreditato

LOD è accreditato da ACCREDIA secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 per l’esecuzione di prove per la determinazione della concentrazione di odore mediante olfattometria dinamica.

L’olfattometria dinamica è l’unica metodologia accettata a livello internazionale per la misurazione della concentrazione di odore. E’ regolamentata dalla Norma tecnica UNI EN 13725:2022 “Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione di odore mediante olfattometria dinamica e della portata di odore”, di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti. 

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LOD: Laboratorio Olfattometria Dinamica

Spin-off dell’Università degli Studi di Udine